mercoledì 4 maggio 2016

2016_05_24 Da Monet a Matisse, l'arte di dipingere giardini

Martedì 24 maggio 2016  ore 21.00
Da Monet a Matisse: l'arte di dipingere giardini
PRIMA PROIEZIONE MONDIALE

Sul grande schermo la mostra Blockbuster della Royal Academy of Arts: dalle ninfee di Monet al Murnau Garden di Kandinskij, un’esplorazione tra i giardini che hanno conquistato gli artisti moderni.

“Se sono diventato pittore lo devo ai fiori”
Claude Monet

            Da Monet a Matisse. L’arte di dipingere il giardino moderno racconta a tutti gli effetti una storia d’amore. Racconta la passione che lega alcuni dei più grandi artisti moderni - Monet, Matisse, Bonnard, Renoir, Kandinskij, Pissarro, Sorolla, Nolde, Libermann - ai loro giardini prediletti.
            Il tour cinematografico, che arriva nelle sale italiane nell’ambito del progetto della Grande Arte al Cinema di Nexo Digital, ci permette di scoprire una mostra innovativa e coinvolgente: quella che la Royal Academy of Arts di Londra ha allestito per raccontare l’evoluzione del tema del giardino nell’arte moderna, dalle bellissime e colorate visioni degli Impressionisti fino alle sperimentazioni più audaci, oniriche e simboliche dei movimenti d’avanguardia.
            Ed è proprio Monet, forse il più noto ed importante pittore di giardini nella storia dell’arte, il punto di partenza della mostra: appassionato ed esperto orticoltore, Monet coltivò ed allestì numerosi giardini in ciascuna delle sue residenze, da Sainte-Adresse a Giverny, dove si spense 90 anni fa. Monet si svegliava all’alba, dipingeva sotto il sole cocente e sotto la pioggia battente per studiare tutte le infinite sfumature della luce. Intorno alla sua casa rosa a Giverny aveva creato un giardino con uno stagno e un ponte giapponese, che ancor oggi accoglie migliaia di visitatori con le sue tinte e i suoi avvolgenti profumi.       Dalle passeggiate sulle colline intorno alla proprietà, Monet tornava con semi di fiori selvatici per aiole. Papaveri di campo, primule, violette, margherite, fiordalisi e digitali erano l’anima del duo giardino.
            Il film trasporta così gli spettatori attraverso alcuni dei più bei giardini del mondo, raffigurati poi all’interno di opere d’arte: oltre alle ninfee di Monet a Giverny, conosceremo il giardino di Bonnard a Vernonnet, in Normandia, o quello di Kandinskij a Murnau, in Alta Baviera, luogo di incontro di musicisti e artisti provenienti da tutto il mondo. E avremo naturalmente un accesso privilegiato alle opere che questi magnifici giardini hanno ispirato e che sono state raccolte nella mostra londinese per narrare il ritorno alla natura che caratterizzò il periodo a cavallo tra Otto e Novecento: la ricerca di un’oasi di pace, in fuga dal rumore e dal caos della vita moderna.
            La visita dietro le quinte di questi paesaggi, accompagnata dalle nuove intuizioni di esperti internazionali di giardinaggio e critici d’arte, offrirà uno scenario straordinario per svelare il rapporto tra l’arte e i giardini. Le interviste con famosi artisti moderni, come Lachlan Goudie e Tania Kovats, riveleranno inoltre come il rapporto tra l’artista e il mondo naturale sia tema di enorme modernità anche nel 21 ° secolo.
Note a cura di Mario Mainino

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